Da quando te ne andasti (epilogo)
Caro Eddie,
Questa forse è già la dodicesima volta che provo a scriverti una lettera, anche se sono perfettamente consapevole che non potrai mai leggerla. Quando mi siedo alla scrivania, a un qualsiasi tavolo presente in questa casa, con foglio bianco e penna in mano, poi resto lì fermo, come se fossi in una specie di trance, a fissare l'ignoto mentre cerco le parole giuste, dato che non eri come tutti gli altri, meritavi qualcosa di grande, molto di più di ciò che hai avuto.
Per te servirebbero parole che descrivano davvero quanto fottutamente eri speciale e perfetto, e stavolta non scherzo. Per quanto possa essere talentuoso nel mio lavoro, non ho mai avuto la capacità di esprimermi al meglio. Spero che non finisca per scrivere concetti miscelati e incomprensibili voglio davvero che chi legge capisca ciò che intendo dirti da tutta la vita.
Sapevo che in un modo o nell'altro tutto sarebbe cambiato comunque, ma senza di te è impossibile vivere, e Dio, mi ucciderei perchè me ne sono reso conto troppo tardi. Quanto eri importante per me Eddie...non puoi nemmeno immaginarlo. Ti ricordi quando eravamo piccoli? Litigavamo sempre ma mi mancano da morire quei momenti, mi manchi tu.
Mi manca il tuo essere ipocondriaco, perfettino, pignolo, semplicemente tu. Nella tua umiltà sei riuscito comunque a rubarmi il cuore, un cuore che è ancora tuo e nessuno riuscirà a strapparti via. Te lo prometto.
"Io...ho paura dei clown..."
Ti ricordi? Così risposi, quando mi venne chiesto quale fosse la cosa che mi spaventava di più. Tuttavia in cuor mio ero ben consapevole di essere un bugiardo. Non avrei voluto mentirvi, ma la paura di affrontarvi era sempre presente, e non perchè non mi fidavo di voi. Avevo scoperto di essere innamorato del mio migliore amico, tu Eddie.
E in ogni caso, ciò che il Richie bambino aveva sempre provato per quello strambo ragazzino fissato con l'igiene, non venne mai riferito a nessuno di loro. Tutti rimasero all'oscuro del suo più grande segreto fino alla morte. E stavolta letteralmente. In realtà penso che proprio tu, in fondo lo avessi capito, ma per qualche motivo continuavamo a fare finta di nulla, e ora è troppo tardi per i rimpianti.
Ricordo ancora la prima volta in cui ci siamo incontrati. Tu eri ancora più basso e te l'ho subito fatto notare, ma in un modo o nell'altro siamo diventati ciò che eravamo fino a qualche mese fa...eh si...sono già passati precisamente 3 mesi da quando te ne andasti, lasciandomi solo in balia del mondo di merda in cui siamo costretti a vivere.
Non si vedeva, o almeno non lo mostravo, ma eri davvero un pezzo fondamentale di me. Non avrei mai potuto immaginare che te ne saresti andato così presto, quando ho visto tutto crollarti addosso mi sono sentito morire anche io e mi sento tremendamente in colpa, ancora. Sei morto per salvare me e non me lo perdonerò mai, più volte i nostri amici hanno cercato di farmi cambiare idea ma è impossibile, so che è colpa mia e se fossi ancora qui con me ti darei anche il permesso di prendermi a sberle.
Ricordi la foto che abbiamo scattato tutti insieme nella cabina del centro commerciale? Quella, la tengo sempre con me, in ogni momento, in ogni posto io vada, tu sei sempre accanto a me. Non ti lascerò mai più da solo, non voglio commettere lo stesso irreparabile errore. Vorrei tanto rivederti, anche solo per un giorno, per poterti abbracciare, per poter sentire il tuo profumo, per sentire il tuo calore e per magari, poter assaporare quei due graziosi petali di rosa che avevi come labbra, le ho sempre bramate e non ho mai potuto nemmeno sfiorarle.
In realtà una volta in cui ho avuto questo onore c'è stata. Stavamo giocando al gioco della bottiglia e per una meravigliosa coincidenza ci siamo dovuti baciare, per fortuna non avevi rifiutato e lo abbiamo fatto anche quasi senza problemi. Il brutto è che non ricordo più che sapore avevi, in compenso ciò che ho provato però...avevo dei draghi sputafuoco nello stomaco e una trottola matta al posto del cuore...Dio spero di non essere arrossito...mi sentivo così bene dopo averlo fatto.
La cosa che ora come ora mi distrugge completamente è che vorrei dirti a voce tutto ciò che ti sto scrivendo...ma non posso. Se solo avessi avuto il coraggio, almeno quel giorno, prima di perderti. Quel maledetto giorno d'estate...mi ha portato via la cosa più importante, con cui sarei potuto diventare un qualcosa, con cui sarei potuto essere finalmente, davvero felice.
Ti penso sempre, costantemente.
Vorrei sapere cosa diresti o faresti in questo momento. Vedendomi piangere su un foglio di carta già tutto sgualcito, stropicciato, su delle parole buttate giù sul momento, perchè non so più che farmene della vita.
Ora è tutto così monotono, il mio lavoro non mi diverte più, non ho più un vero obiettivo.
Ricordi quando dissi: "Siamo vivi? bene, io ci voglio restare vivo" beh...forse ora non la penso più allo stesso modo. Non scorderò mai tutto ciò che ho provato per questi anni, standoti vicino e la maledetta voce di quel clown di merda, mentre ti portava via da me.
L'ho odiato e lo odio tutt'ora, per averti fatto questo.
Beh...ora credo proprio di dover andare, potrei restare anche qui per sempre, come ho detto non so più cosa farmene di questa prigione che chiamiamo vita, ma credo che sarebbe inutile, credo che ormai il mio messaggio sia passato.
Un'ultima cosa ancora, una cosa che non sono riuscito nemmeno a scriverti fino ad ora.
Ti amo, Eddie, ti amo davvero.
E sarai sul serio l'unico a cui lo dirò d'ora in poi, te lo giuro amore mio
Chissà se stai bene lassù, spero tanto di sì, non potrei vivere sapendoti ancora sofferente.
Detto questo, ora vado sul serio.
Ciao Eddie
Tuo Richie.
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